Capitolo 46 – Poesie

P. 85, Hachi no Miya a Niou:
Quantunque, attraverso la caligine mattutina, il vento della montagna mi porti la musica del vostro flauto, pure, con mio dispiacere, giacciono tra noi invarcate le bianche spume del fiume.
Risposta:
Quantunque, separandoci, rotolino ancora tra noi le correnti dell’Uji, mi sarebbe grato pensare che, su entrambe le rive, lo stesso vento gentile soffi la sua canzone.

P. 86, Niou ad Agemaki e Kozeri:
Qui, guidato dal profumo dei boschi fioriti, questa ghirlanda, fiore al bel fiore, invio.
P. 87, risposta di Kozeri:
E cosa mai, salvo la ricerca di fiori per coronarne le tempie, potrebbe trattenere il piede di un viandante in questo luogo desolato?

P. 91, Hachi no Miya a Kaoru:
Quand’anche, quando me ne sarò andato, di questa capanna di erbe non rimanga né fuscello né stecco, pure una sola parola vostra sarà rifugio da ogni bufera e smarrimento.
Risposta:
Come sta ora, possa rimanere saldo per sempre il tetto di paglia che la promessa stende sulla vostra capanna d’erba.

P. 98, Niou ad Agemaki e Kozeri:
In una notte come questa, quando sgocciolan lacrime dai fiori e il giovane daino geme dal freddo, come vi trovate voi, dite, com’è l’autunno nella vostra alpestre dimora?
Risposta di Agemaki:
Dietro un velo di lacrime che ci nasconde il villaggio montano, con la stessa voce con cui l’afflitto daino si duole.
P. 99, risposta di Niou:
Posso io ascoltar quei lamenti con compassione convenzionale, quei lamenti del daino il cui amico le tenebre funeste hanno avviluppato?

P. 101, Kaoru:
Triste quando sul finire dell’autunno i boschi e i campi rivestono il loro manto cupo!
Risposta di Agemaki:
Più felici i campi autunnali, su cui la rugiada del cielo piove ancora, di noi, che per le lacrime nostre nemmeno un angolo quieto possiam mai sperar di trovare. I fili consunti…

P. 103, Kaoru:
Così desolato il luogo che anche negli alti strati delle nubi autunnali, l’anatra selvaggia passa con un lamento.

P. 107, Agemaki a Kaoru:
Guarda ai monti rivestiti di neve, e non troverai sentiero che conduca ad altra porta che alla tua.
P. 108, risposta:
Sopra il fiume ghiacciato che sotto gli zoccoli del mio cavallo si incrina, come oserei mandare altri, finché non l’abbia traversato io?

P. 109, Kaoru su Hachi no Miya:
Ahimè, della quercia sotto i cui rami pensavo prendere il mio riposo, nulla doveva rimaner salvo un letto vuoto e nudo!

P. 110, Agemaki su Hachi no Miya:
Abitasse ancora sulla cima della montagna, donde provengono questi germogli di felci, potrei credere che la primavera è arrivata.
Risposta di Kozeri:
Il prezzemolo fresco che si desta a nuova vita sui margini nevosi dello stagno, per chi potremo coglierlo, ora?

P. 110, Niou ad Agemaki e Kozeri:
Quest’anno la mia ghirlanda sia ancora quella: il ramo di ciliegio fiorito, che nei giorni passati tra le brume primaverili, scopersi.
P. 111, risposta di Kozeri:
E dove, mentre una nube di lutto pende cupa sulla nostra casa, potreste cogliere il festoso ciliegio per la vostra ghirlanda?

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