Capitolo 11 – Hanachirusato

hanachirusato
immagine da Masao Ebina

PERSONAGGI PRINCIPALI

Genji
Reikeiden (麗景殿の女御 Reikeiden no nyōgo): Dama di Corte del vecchio Imperatore
Dama del Villaggio dei Fiori Caduchi (花散里 Hanachirusato): sorella di Reikeiden, amante e poi protetta di Genji
Gosechi: danzatrice alla festa d’inverno, ammirata da Genji

RIASSUNTO DEL CAPITOLO

Genji, turbato per la sua difficile situazione a Corte, continua a proporsi di prendere i voti. Ci sono però diverse persone che dipendono da lui, tra cui Reikeiden, una dama al servizio dell’ex Imperatore che ora vive in ristrettezze.
Recandosi a farle visita il Principe si trova presso la casa di Gosechi, una danzatrice che aveva ammirato e con cui aveva avuto una fugace avventura, ma riceve una fredda accoglienza.
Giunto da Reikeiden si fa raccontare storie sul padre e sulla vita passata a Palazzo, poi visita la sorella della padrona di casa che era stata una sua amante.

COMMENTO

Ancora una volta viene ribadita la peculiare “fedeltà” di sentimenti di Genji, che nonostante le molte avventure gli procura un gran numero di costanti ammiratrici.
La Dama del Villaggio dei Fiori Caduchi è una tra le più pazienti, si accontenta delle poche visite che riceve e gode del momento senza pensare al futuro. Per questo Genji proverà fino alla fine dei suoi giorni un grande affetto per lei e la tratterà come sua protetta senza mai dimenticarla.
Al contrario Dama Gosechi, offesa per le sporadiche attenzioni, si mostra chiusa e inaccessibile perdendo l’occasione di incontrare il Principe.

CITAZIONI

Era proprio quel suo strano potere di far rivivere in tutta la sua intensità un’emozione cessata da mesi o anche da anni, e sepolta sotto l’insorgere di tante avventure diverse, a procurargli, per infedele che fosse, un così gran numero di costanti ammiratrici. (P. 311)

Spesso succedeva così con quelle che gli capitava d’incontrare solo incidentalmente. Siccome erano donne di gran nome e d’alta posizione, non avevano falsi orgogli, anzi capivano che valeva la pena di prendere ciò che ad esse era dato. Così, senza amari sottintesi né da una parte né dall’altra per ciò che riguardava il futuro o il passato, si godevano il piacere della vicendevole compagnia, e poi addio. Comunque, se succedeva che qualcuna si sentisse ferita di un simile trattamento e si raffreddasse con lui, Genji non ne provava mai la minima sorpresa; giacché sebbene per natura egli fosse costante per ciò che concerneva i sentimenti, aveva imparato per tempo che una simile costanza è quanto mai rara. (P. 312)

Capitolo 10

Poesie dal Capitolo 11

Capitolo 12

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