Capitolo 48 – Poesie

P. 179, Maestro buddhista a Kozeri:
Poiché, Signora, anche per voi sono state rinnovate le mie offerte dall’una all’altra primavera, potevano dimenticare la tradizione – ora che i campi verdeggiano – questi primi germogli dell’anno?
P. 180, risposta:
Dato che col morto non posso dividerli, siano lasciati nel vaso della rimembranza, questi nuovi germogli del monte!

P. 181, Niou su Kaoru:
Piccola mostra fanno, come il cuore di colui che li ha colti, questi bocci rinchiusi, eppure celano all’interno una fragranza insospettata.
Risposta di Kaoru:
Bisognerà camminar con cautela in giardino, se quelli che ci osservano scoprono così profondo significato nel cogliere una frasca odorosa!

P. 183, Kaoru a Kozeri:
Si è appena finito di tagliare il costume invernale, che la nebbia tremolando luminosa attraverso i monti proclama che è tempo di rivestire la veste infiorata della primavera.

P. 185, Kozeri su Agemaki:
Lungi di qui l’anima di colei che lo contemplava, hanno rapito i venti del destino, eppur là, come in passato, indugia ancora la fragranza dell’albero montano!
Kaoru su Agemaki:
Sfiorato da una manica ormai dileguata, l’albero è carico di un odore così familiare che stento a credere non sia mio il giardino che lo ospita.

P. 187, Ben no Kimi:
Meglio sarebbe per le persone d’età, potersi annegare nel fiume delle loro facili lacrime che vedere i loro cari precederle nella tomba.

P. 189, Kozeri:
Poiché temo il mondo e le sue vie, potessi anch’io, come la luna che si alza dietro la montagna, alla montagna fare ritorno!

Poesie dal Capitolo 47

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Poesie dal Capitolo 49

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