P. 975, Yugiri a Ochiba:
Più adorabili sotto il loro manto di nebbia, le montagne mi chiudono la via di scampo.
Risposta:
Per celare i confini della nostra terra è sorta questa nebbia, non già per trattenere l’ospite dal frivolo cuore.
P. 984, madre di Ochiba a Yugiri:
Fin troppo chiaro avete mostrato che, ai vostri occhi, il luogo per trascorrere una sola notte di delizia è la riva dello stagno, dove casca il fior-di-dama.
P. 985, risposta:
In verità, giaccio tra i ciuffi dell’erica d’autunno, ma il mio riposo non è consolato dalla delizia di nessun cuscino di foglie.
P. 989, Kumoi a Yugiri:
Sarei felice di consolarti, potessi soltanto sapere se piangi la morta, o ti consumi così il cuore per la viva.
Risposta:
Né questa, né quella. Chi si affanna perché una certa stilla di rugiada svapora nell’aria del mattino?
P. 993, Yugiri a Ochiba:
Nessun messaggio mi vorrai mandare se non per dirmi che non lo vorrai fare, finché la notte eterna troncherà il sognare?
P. 993, Yugiri a Ochiba:
Inesauste come le acque del Monte Ono, giorno e notte scorrono le mie lacrime silenziose.
P. 1007, To no Chujo a Ochiba:
Per quel ricordo che c’era tra noi, vi serberò un posto nel mio cuore. Ma simpatia non me ne chiedete più – che ora avete più di quanto vi tocchi!
Risposta:
Sono una, e non due: e allora come posso meritare insieme simpatia e riprovazione?
P. 1008, Figlia di Koremitsu a Kumoi:
Non per me ma per voi, io che non sono nulla mi dolgo, con la manica inzuppata di lacrime, che l’amore si raffreddi.
Risposta:
Quanto spesso ho sofferto per altri che si trovavano in questa infelicità, senza nemmeno immaginarmi quanto presto sarebbe divenuta la mia.
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