Capitolo 39 – Poesie

P. 975, Yugiri a Ochiba:
Più adorabili sotto il loro manto di nebbia, le montagne mi chiudono la via di scampo.
Risposta:
Per celare i confini della nostra terra è sorta questa nebbia, non già per trattenere l’ospite dal frivolo cuore.

P. 984, madre di Ochiba a Yugiri:
Fin troppo chiaro avete mostrato che, ai vostri occhi, il luogo per trascorrere una sola notte di delizia è la riva dello stagno, dove casca il fior-di-dama.
P. 985, risposta:
In verità, giaccio tra i ciuffi dell’erica d’autunno, ma il mio riposo non è consolato dalla delizia di nessun cuscino di foglie.

P. 989, Kumoi a Yugiri:
Sarei felice di consolarti, potessi soltanto sapere se piangi la morta, o ti consumi così il cuore per la viva.
Risposta:
Né questa, né quella. Chi si affanna perché una certa stilla di rugiada svapora nell’aria del mattino?

P. 993, Yugiri a Ochiba:
Nessun messaggio mi vorrai mandare se non per dirmi che non lo vorrai fare, finché la notte eterna troncherà il sognare?

P. 993, Yugiri a Ochiba:
Inesauste come le acque del Monte Ono, giorno e notte scorrono le mie lacrime silenziose.

P. 1007, To no Chujo a Ochiba:
Per quel ricordo che c’era tra noi, vi serberò un posto nel mio cuore. Ma simpatia non me ne chiedete più – che ora avete più di quanto vi tocchi!
Risposta:
Sono una, e non due: e allora come posso meritare insieme simpatia e riprovazione?

P. 1008, Figlia di Koremitsu a Kumoi:
Non per me ma per voi, io che non sono nulla mi dolgo, con la manica inzuppata di lacrime, che l’amore si raffreddi.
Risposta:
Quanto spesso ho sofferto per altri che si trovavano in questa infelicità, senza nemmeno immaginarmi quanto presto sarebbe divenuta la mia.

Poesie dal Capitolo 38

Capitolo 39

Poesie dal Capitolo 40

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