Capitolo 31 – Poesie

P. 781, Genji a Tamakatsura:
Sebbene, quando mi chinai, non abbia bevuto neanche un sorso, tuttavia non avrei mai creduto che al Guado del Fiume della Morte un altro avrebbe teso la mano per reclamare ciò che io avevo perduto.
Risposta:
Molto prima che egli mi accompagni oltre il Guado del Fiume della Morte, possa la mia vita, grano di spuma sulle Acque del Dolore, essersi dissolta!

P. 794, figlia di Higekuro:
Anche se dico addio a questa casa e non la rivedrò mai più, non dimenticarmi, Pilastro del Solido Albero!

P. 802, Sochi no Miya a Tamakatsura:
La Primavera è divenuta la più odiosa delle stagioni, per me che devo mettermi in disparte a guardare gli uccelli della profonda foresta allacciati ala ad ala.

P. 802, Tamakatsura all’Imperatore Ryozen:
Non so di quale precedente amore voi parliate; ma d’ora in poi servo colui soltanto che cinse di porpora la mia manica.

P. 804, Imperatore Ryozen a Tamakatsura:
Poiché le Nove Muraglie della regalità mi cingono, nemmeno il profumo del fior di susino, ahimè, nemmeno un così piccolo nulla giunge ai gradini del mio Trono.
Risposta:
Sebbene il profumo di questo fiore non sia come quello degli altri che sbocciano sull’albero, lasciate tuttavia che il vento porti e riporti dal vostro Trono sia pure un così piccolo nulla.

P. 806, Genji a Tamakatsura:
In queste tetre giornate in cui un’ora dopo l’altra la pioggia primaverile scroscia sulla terra quieta, ricordi talvolta la gente e il palazzo donde venisti?

P. 808, Genji:
O fior di montagna che ami allignare sulle rocce, tu devi insegnarmi a sopportare in silenzio l’amore che sono costretto a celare.

P. 809, Higekuro risponde a un dono di Genji al posto di Tamakatsura:
Io non sono qui perché qualcuno lo reclami, questo piccolo uccello che non fu incluso tra le covate né dell’uno né dell’altro nido.

P. 811, Dama di Omi a Yugiri:
Se il tuo battello è sperso nel mare
e dove vorresti non puoi approdare,
sulla mia barca fai meglio a saltare.

P. 812, risposta:
Dovesse il mio battello naufragare,
con la mia ciurma preferisco annegare,
ma non a te la mia vita affidare.

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