P. 645, Genji a Murasaki:
Che il corso del nostro amore sia chiaro come le acque di quel lago laggiù, sul quale, nel sole della primavera, l’ultimo grumo di ghiaccio si è sciolto.
Risposta:
Sullo specchio luminoso di quelle acque io vedo stendersi gli anni sereni che l’amore ha in serbo per noi.
P. 646, Dama di Akashi alla Principessa di Akashi:
O usignolo, a una che da molti mesi,
mentre gli estranei ti udivano cantare,
aspetta la tua voce, non negare quest’oggi
il primo canto dell’anno!
P. 647, risposta:
Malgrado gli anni di lontananza, l’usignolo non può dimenticare facilmente l’albero dove dapprima ebbe il suo nido e gli fu insegnato a cantare.
P. 649, Dama di Akashi sulla Principessa di Akashi:
Oh gioia inesprimibile! L’usignolo che, adescato dai fiori primaverili, era volato verso lontani boschi, ora torna al suo nido nella valle.
P. 654, Genji su Suetsumuhana:
Per vedere la primavera son tornato nella mia vecchia casa, e vi ho trovato un fiore più raro di quanti pendono dai tralci del frutteto!
[Hana: fiore e naso]
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