P. 478, Ex Governatore di Akashi riferito alla Principessa di Akashi:
Posso pregare che il loro cammino sia veloce e che la felicità li aspetti, ma c’è qualcosa che i viaggiatori non vorranno disconoscermi, il diritto che un vecchio ha di versare una o due lacrime stolte.
P. 481, Madre della Dama di Akashi:
Cambiata e derelitta io ritorno a questo mio villaggio nativo. Ma ancora immutato il vento mormora la sua musica tra gli alberi.
Risposta della Dama di Akashi:
Lungi è adesso il caro compagno dei miei giorni più felici, e nessuno è qui che comprenda i rotti accenti del mio liuto.
P. 485, Madre della Dama di Akashi:
Io, che qui ero padrona, quasi non so il cammino di stanza in stanza; solo questa fonte di cristallo ricorda ancora e medita gli antichi segreti della casa.
P. 490, Imperatore Ryozen a Genji:
Con quanta grazia l’ombra dell’alloro deve cadere sulle acque del villaggio oltre il fiume!