Maria Teresa Orsi su Repubblica

Su La Repubblica di oggi, 22 giugno 2012, è apparsa un’intervista alla professoressa Maria Teresa Orsi sulla sua traduzione del Genji monogatari, che le è costata dieci anni di lavoro.
Qui sotto trovate l’articolo, per visualizzarlo cliccate sull’immagine e poi ingranditela in modo da vederla nelle dimensioni originali.
Ringrazio Bruna per la segnalazione.
Maria Teresa Orsi su Repubblica

Genji monogatari a cura di Maria Teresa Orsi: aggiornamenti

Dopo l’annuncio che dava l’edizione del Genji curata da Maria Teresa Orsi in vendita da gennaio, questa volta forse ci siamo davvero: Einaudi ha pubblicato i dettagli sul volume, che sarà in vendita da fine aprile, quindi tra pochissimi giorni, per la collana I millenni a 90€.

La copertina del volume, dal sito di Einaudi

Ecco un estratto dall’introduzione della professoressa Orsi:

«Il Genji monogatari viene spesso indicato come il primo esempio di romanzo psicologico. Se simili attribuzioni suonano sempre alquanto arbitrarie, leggendolo non si può evitare di avvertire quanto si proceda in profondità nello scandagliare l’animo umano e come il quadro che ne deriva sembri spesso in sintonia con il modo di sentire di oggi. Da questo punto di vista, esso merita a buon diritto il titolo di classico della letteratura universale, sebbene solo di recente, in pratica poco piú di cento anni, sia entrato nell’orizzonte culturale occidentale e abbia preso a influenzarlo. La sua modernità risiede nella precisa volontà dell’autrice di non limitarsi a presentare intrecci tali da attirare l’attenzione e distrarre dalle pene quotidiane, ma anche di trasmettere sensazioni e sentimenti nella convinzione che altri possano e debbano condividerli. (…) Da questo punto di vista il collegamento con i grandi romanzi occidentali appare inevitabile, ma ogni forma di confronto, classificazione e competizione si rivela alla fine incongrua. Si può dire che Murasaki Shikibu ricorda nelle sue introspezioni Proust o che il Genji monogatari sta al mondo cortese dell’anno Mille come Madame Bovary sta al mondo borghese dell’Ottocento. Ma il Genji monogatari non può non essere letto, analizzato, se possibile apprezzato, come un’opera profondamente, organicamente medievale. (…) Non è possibile tagliare in due il romanzo, distinguendone una parte “universale”, che attiene a sentimenti riscontrabili in ogni tempo e a ogni latitudine, e quella frettolosamente catalogata come caduca, fatta di annotazioni riconoscibili solo da chi si muove in un mondo ormai scomparso e utili a perpetuarne la perfezione formale. Questi due aspetti sono in realtà del tutto inscindibili, si compenetrano e si giustificano l’un l’altro».

Il libro è in vendita nelle librerie dal 30 aprile 2012, correte a prenotare la vostra copia!