immagine da Masao Ebina
PERSONAGGI PRINCIPALI
– Genji
– To no Chujo
– Tamakatsura
– Kashiwagi
– Higekuro
– Yugiri
– Makibashira: figlia di Hyobukyo, prima moglie di Higekuro
– Sochi no Miya
RIASSUNTO DEL CAPITOLO
Genji e To no Chujo fanno pressione a Tamakatsura perché si convinca ad entrare a Palazzo come Dama di Camera; la ragazza ha però paura di attirarsi l’inimicizia di Akikomomu e Dama Chujo, ed è consapevole di essere già considerata da molte dame come una “boriosa risalita”.
Chujo invia Kashiwagi a chiedere informazioni alla sorella sulle sue decisioni, ma la riluttanza della dama, ancora memore del corteggiamento da lui ricevuto, lo costringe ad andarsene offeso e senza averle parlato.
Nel nono mese arrivano molte lettere di pretendenti, in cui il tono prevalente è la disperazione, il che fa pensare a Tamakatsura che sia già stata presa una risoluzione per il suo futuro.
Il più altolocato tra i corteggiatori è il Principe Higekuro, che è a servizio con Yugiri e si confida con lui nella speranza di ottenerne consiglio. Egli è già sposato con Makibashira, una sorella maggiore di Murasaki, ma la loro unione non è felice.
Anche Sochi no Miya continua a inviare poesie alla fanciulla, che risponde a tutti in modo adeguato al loro grado e posizione sociale.
COMMENTO
Per le dame di Tamakatsura il continuo afflusso di messaggi dagli ammiratori è un vero e proprio passatempo. Esse “discutevano con gusto infallibile il colore della carta, lo stile della scrittura, le varie specie di essenze con cui la missiva era profumata e una quantità di altri problemi del genere.” (P. 776)
Quelle che oggi ci sembrano pure nozioni di etichetta avevano nel periodo Heian una fondamentale importanza. Ad ogni occasione bisognava inviare una lettera scritta sulla giusta carta, accompagnata dal giusto fiore, che era molto più di un semplice vezzo, era parte integrante del messaggio.
Oltre al contenuto altrettanta rilevanza aveva lo stile di scrittura: questo mostrava non solo l’educazione – e quindi l’estrazione sociale – del mittente, ma anche il suo carattere e la sua sensibilità. Così come un gentiluomo dall’impeccabile scrittura poteva affascinare la dama a cui dedicava le proprie attenzioni senza che ella l’avesse mai incontrato, una risposta vergata con mano goffa e stile povero avrebbe fatto perdere interesse anche al più focoso degli ammiratori.
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