Capitolo 03 – Utsusemi

La spoglia della cicala

utsusemi


immagine da Masao Ebina

PERSONAGGI PRINCIPALI

Genji
Utsusemi
Fratello minore di Utsusemi
Nokiba no Ogi (軒端荻 lett: il giunco della gronda. Anche: La giovane Dama dell’ala occidentale): figlia del Governatore Delegato di Iyo, sorella minore del Governatore di Ki

RIASSUNTO DEL CAPITOLO

Genji, abbattuto per i ripetuti rifiuti di Utsusemi, sfoga il suo dispiacere con il fratello minore della donna. Questi, desideroso di compiacere il suo signore, escogita un modo per farlo avvicinare alla sorella durante l’assenza del Governatore di Ki.
Il Principe, spiando Utsusemi, la vede giocare a go con una compagna. Si tratta della Dama dell’ala occidentale, sorella del padrone di casa; il giovane si scopre affascinato dalla naturalezza di quest’ultima.
Con il favore delle tenebre Genji si introduce nella stanza in cui dormono le due, ma Utsusemi si accorge dell’intrusione e fugge lasciandosi dietro una veste leggera. Egli si corica quindi nel giaciglio con l’altra e, pur accorgendosi dell’errore, decide di intrattenersi con lei per non destare sospetti che infangherebbero la reputazione di Utsusemi.
Tornato al suo palazzo, Genji manda il ragazzo dalla sorella con un messaggio che risveglia ancora una volta nella dama il rimpianto di non essere libera.

COMMENTO

In questo capitolo nasce l’appellativo usato per designare la giovane moglie del Governatore corteggiata da Genji. Utsusemi significa “spoglia della cicala”, ed è proprio a questo insetto che il Principe la paragona per aver abbandonato la veste “come la cicala che perde la sua spoglia”.
La Dama è un perfetto esempio del contrasto che per secoli ha dominato (e in parte ancora domina) la vita dei giapponesi, ovvero quello tra gli obblighi portati dalla propria posizione sociali (giri 義理) e la sfera dei sentimenti (ninjou 人情). Quest’ultimo aspetto viene in genere represso per non incorrere nella perdita dell’onore e nell’esclusione dalla società.
Nokiba no Ogi, al contrario, è il primo esempio nel romanzo di una disinvoltura e una vitalità differenti da quelle delle Dame che Genji è abituato a frequentare. La ragazza non si scompone nel trovare un bel giovane coricato accanto a lei, anzi approfitta della situazione con la leggerezza dell’inesperienza, senza preoccuparsi del futuro.
Proprio questo affascina Genji la prima volta che la vede: la naturalezza che a lui, vissuto sempre a Corte tra il lusso e la più rigida etichetta, è sempre stata estranea.

CITAZIONI

Dalla traduzione di M.T. Orsi

Non riusciva a dormire: finora non era mai stato trattato così male da nessuno, ma quella notte per la prima volta aveva conosciuto l’amarezza del mondo e ne era così umiliato da chiedersi se valesse la pena di vivere. […]
Dal canto suo anche la donna era turbata e infelice, ma questa volta non le giunse alcun messaggio. Forse si era stancato di lei e se da una parte le dispiaceva che la storia di concludesse in quel modo, d’altro canto temeva ancor più che quelle visite inopportune si ripetessero; meglio che tutto finisse così, si diceva, ma pure restava immersa in malinconici pensieri. (p. 52)

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Capitolo 2

Poesie dal Capitolo 3

Capitolo 4

8/8/2019: aggiornato con citazioni dalla traduzione di M.T. Orsi.

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