immagine da Masao Ebina
PERSONAGGI PRINCIPALI
– Genji
– Murasaki
– Principessa di Akashi
– Dama del Villaggio dei Fiori Caduchi
– Tamakatsura
– Dama di Akashi
– Suetsumuhana
– Utsusemi
– Yugiri
RIASSUNTO DEL CAPITOLO
La mattina di Capodanno Genji si reca in visita alle abitatrici del suo Palazzo: Murasaki, a cui dichiara ancora una volta il suo amore incondizionato; la Principessa di Akashi, intenta a giocare coi bambini al suo seguito; la Dama del Villaggio dei Fiori Caduchi, che ormai non considera più un’amante ma una piacevole compagnia; Tamakatsura, che col tempo si è abituata a dargli più confidenza; e infine la Dama di Akashi, con cui in un impeto di attrazione passa la notte, provocando il risentimento di Murasaki che lo attendeva.
Il giorno seguente al Nuovo Palazzo si tiene un ricevimento per il Nuovo Anno di cui le dame, chiuse ognuna nelle proprie stanze, non possono che udire qualche eco di canzoni lontane.
Genji fa visita anche a Suetsumuhana che alloggia ancora al Nijo-in, trovandola come sempre banale e noiosa, ma si premura che ella abbia tutto quello che le occorre per vivere al massimo della comodità.
Infine il Principe si reca da Utsusemi, fattasi monaca, per porgere anche a lei gli auguri, rimpiangendo che una così affascinante fanciulla abbia deciso di ritirarsi dal mondo.
I festeggiamenti continuano con la pantomima di Capodanno, durante la quale i giovani della nobiltà vanno a suonare presso gli alloggi di Suzaku e Kokiden e infine al Palazzo di Genji, dove le dame della casa si godono lo spettacolo da tribune costruite per l’occasione. Tra i musicisti si distingue Yugiri, che rende fiero il padre per le sue molte abilità.
COMMENTO
Questo capitolo non contiene particolari avvenimenti, è piuttosto una sorta di “punto della situazione” della vita di Genji, che ha ormai trentasei anni. Circondato da splendide dame alloggiate nel suo altrettanto splendido Nuovo Palazzo, impreziosito dagli splendidi giardini delle quattro stagioni, il Principe si premura di non trascurare mai nessuna delle sue ospiti. Nemmeno si dimentica di fare visita alle signore rimaste al Nijo-in come Suetsumuhana e altre che mantiene a sue spese.
Ad ognuna dedica il suo tempo e parole affettuose, e come già ricordato molte volte Non vi era nulla d’insincero in questi discorsi; in un modo o nell’altro egli era veramente molto attaccato a ognuna delle persone a cui li indirizzava. Contrariamente alla maggioranza degli uomini pervenuti all’altissima posizione che adesso egli aveva raggiunta, Genji era completamente privo di prosopea e di arroganza. Quale che fosse la condizione di coloro a cui si rivolgeva, quali che fossero le circostanze in cui li incontrava, i suoi modi restavano sempre egualmente gentili e riguardosi. In realtà, a quel filo, soltanto a quello, erano sospese molte delle sue più vecchie amicizie. (P. 656)
CITAZIONI
In ogni giardino, nel più modesto tratto di terreno incolto, teneri germogli che di giorno in giorno formavano una più nitida chiazza di verde spuntavano tra la neve, mentre sugli alberi indugiava la nebbia; una nebbia stesa là, si sarebbe detto, perché le meraviglie che nascondeva potessero più tardi apparire di sorpresa. Né quel piacevole cambiamento si limitava ai giardini e ai boschi; perché anche gli uomini e le donne, senza saperne il motivo, si sentivano improvvisamente pieni di allegria e di speranza. (P. 644)
Siamo entrambi singolarmente fortunati, – concluse tra sé. – Io, per la mia capacità di illudermi; lei, per la sua di accettare con mitezza qualunque cosa le tocchi in sorte. (P. 648)
Immagino che molti altri innamorati hanno sofferto proprio come me, – disse Genji, tentando un tono più frivolo; – e Budda vi condanna alla vostra vita attuale per punirvi di tutti i cuori che avete infranti. E quanto devono avere sofferto gli altri, se appena appena la loro esperienza somiglia alla mia! Non mi sono innamorato di voi una volta sola, ma tante che non si contano; e quegli altri… (P. 655)