Prime impressioni sul volume “La storia di Genji” curato dalla prof. M.T. Orsi

Da qualche giorno ho finalmente tra le mani il tanto agognato volume e volevo condividere con voi le mie prime impressioni, anche per fornire qualche elemento di valutazione a chi giustamente è titubante nel procedere all’acquisto, visto il prezzo decisamente elevato.


Il libro conta circa 1500 pagine, di cui una cinquantina di introduzione al romanzo, che è contestualizzato nella sua epoca grazie a sostanziosi riferimenti alla cultura Heian, e altre cento di note ai capitoli. Sono inoltre presenti una bibliografia contenente testi di riferimento e antologie poetiche e un glossario con i termini che non sono stati tradotti, ma mantenuti in originale, in quanto sarebbe stato impossibile rendere il loro senso in italiano senza cadere in goffe approssimazioni. Per intenderci, nessuno siederà sul divano né viaggerà in carrozza.

All’inizio di ogni capitolo sono elencati i personaggi che prendono parte all’azione, con una breve descrizione. Da segnalare il fatto che qui ci si riferisce alle varie figure tramite il loro grado (per gli uomini) o un attributo che le lega al loro luogo di residenza o a un verso poetico (per le donne). Fujitsubo sarà quindi “la Principessa del Padiglione del Glicine”. Questo potrebbe rendere la lettura poco agevole a chi non conoscesse già i personaggi e il loro ruolo, ma si tratta di una scelta molto adatta a rendere l’originale in giapponese antico.
Il volume è impreziosito dalle immagini del maestro tessitore Yamaguchi Itarō, a colori su carta patinata.

A voler cercare un difetto, le pagine sottili lasciano trasparire il testo del retro in modo piuttosto evidente:

A un primo sguardo il libro è di ottima qualità e i contenuti sono quelli che ci si aspetta da un’edizione costata alla sua curatrice tanti anni di lavoro. Non posso ovviamente esprimere ancora un giudizio completo a riguardo, ma a mio parere gli studiosi di letteratura giapponese dovrebbero valutare l’acquisto di una versione del Genji così ben fatta. Ai semplici appassionati, invece, non posso consigliare di spendere cifre simili per una lettura che di certo risulterà ostica a chi non sia adeguatamente preparato.

20 risposte a “Prime impressioni sul volume “La storia di Genji” curato dalla prof. M.T. Orsi”

    1. La mia prima impressione è veramente positiva, visto che hai studiato letteratura giapponese un pensierino se fossi in te ce lo farei, penso che valga il prezzo che si paga per averlo.

    1. Grazie a te per la visita e il commento! Questo volume sarebbe davvero un ottimo regalo di compleanno, nel caso lo ricevessi mi farebbe piacere conoscere anche le tue impressioni.

      1. Molto volentieri! Speriamo bene, ho messo in wishlisht anche una palette di ombretti per lasciare più scelta al mio fidanzato, ma sinceramente preferirei il Genji!!! xD
        Tra l’altro di queste edizioni Einaudi da un milione di dollari ho anche le Fiabe Giapponesi, curate sempre dalla Orsi… sarebbe giusto fare la coppietta!

  1. io non sono preparata, ma sono incuriosita dalla civiltà giapponese. Ho visto delle mostre di arte giapponese e sono rimasta affascinata dalla raffinatezza dei pezzi esposti. Per approfondire con internet ho visitato il vostro blog ed altri siti e la mia curiosità è aumentata e così anche io ho pensato di farmi regalare, per il mio compleanno, il libro. A giorni mi arriverà e spero di avere il tempo per poterlo iniziare a leggere………..poi vi farò sapere

    1. La civiltà giapponese è tutta da scoprire, più cose si imparano più se ne vorrebbero sapere. Il Genji monogatari è di certo una lettura impegnativa, ma la soddisfazione che ne deriva è impagabile. Spero ti piaccia quanto è piaciuto a me, attendo le tue impressioni a riguardo! A presto.

      1. Paola, ti rispondo qui visto che sotto non riesco più a commentare: riguardo a “Giappone” della serie I dizionari delle civiltà concordo pienamente con kirù (che peraltro ringrazio per gli ottimi consigli), lo trovo la scelta ideale per iniziare ad avvicinarsi alla cultura giapponese. L’ho letto da poco anche io e ne ho scritto sul mio blog personale, qui trovi le mie impressioni: http://nihonexpress.blogspot.it/2012/05/i-dizionari-delle-civilta-giappone.html

    2. Ciao Paola, sinceramente il Genji è una lettura che può risultare un po’ ostica (comunque confido molte speranze in questa nuova traduzione), io stessa lo avrei lanciato fuori dalla finestra se poi non avessi avuto la fortuna di seguire le lezioni di letteratura giapponese all’università, dove finalmente mi sono state svelate molte chiavi di lettura del romanzo. Sicuramente questo blog ti sarà di aiuto nella lettura!
      In ogni caso, se vuoi approfondire la letteratura classica giapponese, ti consiglio altri monogatari (più snelli del Genji) in traduzione italiana:
      http://www.marsilioeditori.it/catalogo/libro/3176794-storia-di-un-tagliabambu
      http://www.marsilioeditori.it/catalogo/libro/3176850-storia-di-ochikubo
      http://www.marsilioeditori.it/catalogo/libro/3177404-la-principessa-di-sumiyoshi
      http://www.marsilioeditori.it/catalogo/libro/3175226-le-concubine-floreali-storie-del-consigliere
      Fanno tutti parte della collana Millegru di Marsilio Editore, che in generale ti consiglio perché ogni testo ha sempre un apparato critico che ti permette di comprendere meglio il testo che stai per affrontare (anche se a volte hanno il brutto vizio di anticipare il finale).
      Mi scuso con Elena per quest’incursione!

      1. Non hai assolutamente di che scusarti, ogni consiglio e intervento è sempre bene accetto.
        Come dici tu per chi non conosce la letteratura giapponese iniziare dal Genji potrebbe essere difficoltoso e perfino demotivante, le opere che hai segnalato sono decisamente più avvicinabili, anche per la minore lunghezza.
        La collana Millegru è veramente ottima, mi sono ripromessa di recuperarne poco a poco tutti i titoli perché quelli che ho avuto tra le mani finora mi sono sembrati ottimi, con introduzioni accurate ma non inaccessibili e traduzioni splendide, quindi non posso che unirmi a te nel consigliarla.

      2. grazie dei consigli tuoi e di Elena. Pensate che ” Giappone” – Dizionari delle civilta dell’Electa a € 9,9 sia adatto per avere un’idea dei vari periodi storici giapponesi?

      3. Il libro della Electa, per quello che costa, secondo me è un acquisto da fare, anche se è più che altro una panoramica su vari aspetti della cultura giapponese. Ci sono infatti molte schede su artisti e autori (inclusa Murasaki, e una scheda sul Genji), schede su personaggi politici ma anche luoghi del potere, schede sulla religione e sulle arti tradizionali. Insomma, forse non ti chiarirà le idee sui vari periodi storici, ma può essere una lettura interessante.
        Per avere un’idea sui periodi storici forse sarebbe più indicato un libro di storia, ma se sei più interessata alla letteratura il collegamento tra fatti storici e testi potrebbe non essere sempre immediato; allora ti consiglio piuttosto “La narrativa giapponese classica” di Luisa Bienati e Adriana Boscaro, edito sempre da Marsilio (http://www.marsilioeditori.it/component/marsilio/libro/3170561-la-narrativa-giapponese-classica). Esiste poi anche un volume dedicato alla narrativa giapponese moderna e contemporanea.
        Se invece ti interessa approfondire il periodo Heian, esiste un saggio di Ivan Morris, “Il mondo del principe splendente” (edito da Adelphi http://www.adelphi.it/libro/9788845905834) che potrà aiutarti ad approfondire l’argomento. Io lo avevo abbandonato tempo fa dopo soltanto poche pagine, ma da qualche giorno ho ripreso la lettura. 🙂

  2. Dev’essere un’edizione meravigliosa *_*
    Che depressione, avevo comprato quella vecchia nemeno 6 mesi fa! Ma mi serviva per la tesi.
    Non so se ora sono disposta a spendere così tanto, ma intanto vedrò di finire la mia edizione e chissà se nel frattempo non ne esca una più economica.

    1. Questa edizione è davvero bella, ma per iniziare a conoscere il Genji l’altra va benissimo, del resto se non si è davvero appassionati e affascinati dal romanzo difficilmente si vorranno spendere 90€, per quanto ben fatta sia la traduzione.
      P.s. grazie per essere passata anche qui! 🙂

  3. Buongiorno
    innanzitutto vi ringrazio di condividere queste informazioni e la cultura giapponese, ho scoperto da pochissimo questo blog e sarà un piacere scoprirlo!
    Ho un paio di domande per voi.
    La prima è se non esiste un’edizione italiana che non abbia 1400pg tutte in un volume. Classico vizio degli editori per il quale mettendo migliaia di pagine in un unico volume il peso della carta dev’essere per forza leggero (da qui il difetto che avete sollevato sulla trasparenza: se avessero fatto più volumi, anche solo due, questo non sarebbe successo, inoltre avrebbe permesso un’edizione di pregio, magari con un cofanetto elegante); inoltre rende scomodo tenere in mano un volume con un dorso di 4-5cm, se on di più.
    La seconda domanda che ho per voi è se esiste in italiano una versione della storia curata da Tanizaki.
    Buona giornata
    Marco

    1. Un’edizione italiana in più volumi esiste, ma è una vecchia traduzione dall’inglese e martoriata in 3 volumi: martoriata perché due sono Einaudi, il terzo Bompiani con una veste grafica diversa, e la traduzione fa schifo.
      L’edizione di pregio è proprio questa, costa la bellezza di 90€, direi che sono fin troppi! C’è di buono che è appena uscita un’edizione economica.

  4. Giorni fa ho comprato la ” Storia di Genji ” a cura di M. T. Orsi, 1377 pagine. Non ci sono però le bellissime illustrazioni del maestro Yamaguchi Itaro, infatti costa solo € 28.
    Solo da poco ho visto il tuo blog, molto bello, che mi aiuterà certamente nella lettura. Però …..però, penso che mi regalerò il volume con le illustrazioni . Non credo di poter resistere…..^_____^

  5. dopo quasi vent’anni mi sono rituffata nel mondo del principe splendente e sto leggendo la traduzione della professoressa Orsi. Ho acquistato il volume cartonato ed è splendido, per comodità però sto leggendo la versione kindle che ho acquistato a soli 9,90€ . Un affare che consiglio a chi ha un budget limitato

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